Cenni storici
Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Arma dei Carabinieri subisce ingenti perdite in vite umane. Si trova dunque ad affrontare il delicato problema dell’assistenza alle famiglie dei militari scomparsi. Molte vedove di guerra, inoltre, a causa dell’occupazione di parte del territorio nazionale ad opera dell’esercito tedesco, non ricevevano gli assegni che spettavano loro. Dopo aver provveduto a risanare questa situazione, era emersa la necessità di assicurare agli orfani la possibilità di svolgere regolari corsi di studio, per poter affrontare la vita con adeguate capacità professionali e personali.
I ragazzi in difficoltà erano più di cinquemila e molti tra loro avevano perso entrambi i genitori. Un gruppo di ufficiali dello Stato Maggiore del Comando Generale, coordinati dal Generale di Divisione Alfredo Ferrari e dal Colonnello Romano dalla Chiesa, decidono di creare un ente che provvedesse alla creazione di istituti capaci di ospitare fin da subito i giovani che vivevano situazioni particolarmente critiche. L’ente si poneva lo scopo di assicurare agli orfani l’opportunità di completare gli studi, grazie alla erogazione di un assegno.
Il Comandante Generale dell’epoca, Generale di Corpo di Armata Fedele de Giorgis, lancia un appello a tutti i Carabinieri d’Italia, sia in servizio che in pensione, invitandoli a contribuire alla realizzazione dell’“Opera per gli Orfani”.I militari rispondono con entusiasmo, offrendo una giornata della tredicesima mensilità loro spettante ed accettando di corrispondere, per il futuro, un contributo mensile. In tempi brevissimi, vengono raccolti oltre quaranta milioni di lire, con i quali, dopo aver avviato le procedure per l’istituzione dell’Opera, viene acquistato un complesso residenziale a San Mauro Torinese, sulle pendici del Colle Superga.
Nasce l’ente ONAOMAC
Il 5 ottobre 1948 il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, con un Decreto Presidenziale, istituisce l’ente ONAOMAC, l’Opera Nazionale Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri. Ne approva lo Statuto, la erige in “ente morale” e le conferisce “personalità giuridica”.
L’11 gennaio 1949, il Primo Consiglio di Amministrazione dà ufficialmente inizio alle attività e nomina primo Presidente dell’ente ONAOMAC, il Generale di Divisione Alfredo Ferrari e Vice Presidente Operativo, il Generale di Brigata Romano dalla Chiesa.
Nel 1949 viene inaugurato il Collegio maschile di San Mauro Torinese, affidato ai Padri Salesiani di San Giovanni Bosco e vi entrarono i primi cento piccoli ospiti. Subito dopo, viene creato un collegio femminile, affidato alle Suore Salesiane di Arignano, in provincia di Torino.
Nel 1951, viene inaugurato il grande Convitto Femminile di Mornese in provincia di Alessandria.
Successivamente, sono stipulate altre convenzioni in varie città d’Italia con Collegi prevalentemente gestiti da ordini religiosi. Nel 1965, durante la Presidenza del Generale di Divisione Romano dalla Chiesa, viene acquistato un altro grande complesso residenziale nella pineta del “Calambrone di Pisa”, dove vengono costruiti altri due istituti: uno per i ragazzi e l’altro per le ragazze.
Dal 1978 al 1992, le cose cambiarono. Le mamme richiesero di tenere con sé i propri figli, pur continuando a essere sostenute.
Di conseguenza diminuì la presenza nei collegi e si decise di alienare i convitti di proprietà dell’Opera. Si passò quindi dall’assistenza diretta a quella attuale, indiretta.